
"Dike"
VELIA – PAESTUM – VALLO DELLA LUCANIA
“Là è la porta che divide i sentieri della Notte e del Giorno, e un architrave e una soglia di pietra la puntellano: essa stessa nella sua altezza è riempita da grandi battenti, di cui Dike (la Giustizia), che molto punisce, ha le chiavi che aprono e chiudono.”
Sono queste le parole del proemio
Il noto poema di Parmenide Sulla natura. Presso questa porta è iniziata la lunga strada che ha intrapreso la ricerca filosofica dell’Occidente e che non è ancora finita, di cui Parmenide è uno dei più affascinanti protagonisti.


La mappa di questo percorso è indicata e garantita da dike
la dea della giustizia, che offre l’opportunità di comprendere e definire, di trovare leggi e regole che ordinano il mondo e la stessa ragione umana. La giustizia è, dunque, la stessa filosofia, il nomos che diventa logos e che ci fa superare l’insidiosa doxa e raggiungere il bene, il giusto e la felicità.
Parmenide scrive il poema
nei luoghi della sua Elea e spiega ai suoi concittadini la sua parola poetico-filosofica. La sua suggestiva visione della verità si coniuga con la giustizia a volte pura e inclemente, ma garanzia di autenticità e di svelamento e ci mette al riparo, attraverso scelte difficili, da quanto ci possa essere di falso e fuorviante. In un mondo sempre più esposto alla manipolazione e alla strumentalizzazione del consenso, riprendiamo il viaggio parmenideo alla ricerca dell’autenticità nei suoi luoghi e condividiamo le sue lucide e profetiche indicazioni. Attraversiamo insieme quella porta in compagnia della Filosofia e della Giustizia.
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